mercoledì 31 gennaio 2007

"Guerrieri....giochiamo a fare la guerra?"

Trivial 3


Che film è?

Esserci o non esserci...


Concerto di Carmen Consoli.

Lei era bellissima come sempre...o almeno credo, dalla mia postazione poteva esserci chiunque a cantare, certo l'acustica era discreta e quello che ho ascoltato piuttosto bello, ma il teatro Colosseo di Torino è lungo e stretto, io non ero proprio nel parterre, e la mia vista beh...e quel che è.

Andare a un concerto in fin dei conti, mi piace o no?

I lati negativi sono solo in parte salvati dall' "io c'ero".
Mi riferisco ai lati negativi, quelli lampanti, di un concerto seduti a teatro.
L'incredibile mix polvere+umori umani+lana umidiccia che devi respirare, la battaglia persa con la purezza del suono del mio stereo, i miei occhiali sempre inadeguati a vedere quello che succede sul palco, poltroncine quasi sempre anacronistiche...e troppo spesso modellate esattamente sulla misura del mio sedere, i braccioli da una piazza sola, gli stampi delle mie ginocchia sulla schiena del povero cristo davanti che è sempre più alto e più grosso di me....l'altra sera la mia compagna di avventura ha dovuto assecondare i movimenti epilettici della sua dirimpettaia dodicenne e troppo capelluta.
Claustrofobia.
Certo la prima fila non creerebbe molti di questi problemi, ti darebbe la possibilità di essere dentro allo spettacolo, ma non sempre si può.

Insomma non sempre la soddisfazione di esserci stato compensa lo sbattimento di andarci e la "sofferenza" di starci.

G

martedì 30 gennaio 2007


"Le gambe delle donne sono dei compassi

che misurano il globo terrestre in tutte le direzioni,
donandogli il suo equilibrio e la sua armonia"

L'uomo che amava le donne
F.Truffaut (1977)

domenica 28 gennaio 2007

sabato 27 gennaio 2007

venerdì 26 gennaio 2007

Middlesex

"C'è qualcosa di più incredibile della storia d'amore dei propri genitori?
Qualcosa di più difficile da afferrare del fatto che quei due giocatori sempre in panchina, fissi nella lista dei disabili, un giorno si sono trovati sulla linea di partenza?
E' impossibile immaginare mio padre - che per come l'ho conosciuto io riusciva ad eccitarsi soltanto se scendevano i tassi d'interesse- capace di soffrire le acute passioni dell'adolescenza.
Milton sdraiato nel suo letto, che sogna mia madre, come più tardi io avrei sognato l'Oscuro Oggetto.
Milton che scrive lettere d'amore e addirittura poesie d'amore.
...

Un giorno Milton tornò a casa...Entrando in salotto fece un tiro da fermo.La palla attraversò la stanza colpì il bordo del cestino e cadde fuori.A quel punto una voce disse:"sarà meglio che ti dedichi alla musica".
Milton si voltò a guardare chi aveva parlato...
Tessie leggeva sul divano. Indossava un abito primaverile con un disegno a fiori rossi,era scalza...
Tessie guardò la custodia nera che lui teneva in mano:"E' il tuo clarinetto?" "Sì." "Suonami qualcosa."
Milton appoggiò la custodia sul divano, e aprendola per estrarre il clarinetto non smise un secondo di essere consapevole della nudità delle gambe di Tessie.
Infilò l'ancia...poi, preda di un impulso incontrollabile, si chinò in avanti appoggiando l'estremità svasata
dello strumento su un ginocchio nudo di Tessie e soffiò una nota lunga...."Questo era un si bemolle"spiegò Milton."Vuoi sentire un diesis?"...
Cominciò così..."

da Middlesex - Jeffrey Eugenides - Mondadori (2003)

Già c'è qualcosa di più strano?
Quando sei piccolo e ti chiudi gli occhi con le mani se li vedi baciarsi, non hai neanche la percezione di capire che cosa è una storia d'amore.
Cominci a viverle e pensi che i tuoi "nemici" non possano neanche capire lontanamente che cosa provi tu in quel momento.
Sei grande, ti accorgi, una volta capito che i genitori sono fallibili, che forse anche loro hanno vissuto.
Poi passa il tempo e questo pensiero diventa una malinconia che ti lucida gli occhi.

G

giovedì 25 gennaio 2007

"Mi sono innamorato di te
perchè non avevo niente da fare
...
il giorno
mi pento di averti incontrato
la notte
ti vengo a cercare"


Luigi Tenco

V for Vendetta


Cry Me a River

Now you say you're lonely
You cry the whole night through
Well, you can cry me a river, cry me a river
I cried a river over you

Now you say you're sorry
For bein' so untrue
Well, you can cry me a river, cry me a river
I cried a river over you


You drove me, nearly drove me out of my head
While you never shed a tear
Remember, I remember all that you said
Told me love was too plebeian
Told me you were through with me and


Now you say you love me
Well, just to prove you do
Come on and cry me a river, cry me a river
I cried a river over you


I cried a river over you
I cried a river over you
I cried a river over you

Julie London (1953)

V for Vendetta di J.Mc Teigue (2005)

mercoledì 24 gennaio 2007

La Confraternita


"La cucina : il vero regno di mia madre, l'antro caldo della strega buona sprofondato nella terra desolata della solitudine, con pentole piene di dolci intingoli che ribollivano sul fuoco, una caverna d'erbe magiche, rosmarino e timo e salvia e origano, balsami di loto che recavano sanità ai lunatici, pace ai tormentati, letizia ai disperati. Un piccolo mondo venti-per-venti: l'altare erano i fornelli, il cerchio magico una tovaglia a quadretti dove i figli si nutrivano, quei vecchi bambini richiamati ai propri inizi, col sapore del latte di mamma che ancora ne pervadeva i ricordi, e il suo profumo nelle narici, gli occhi luccicanti, e il mondo cattivo che si perdeva in lontananza mentre la vecchia madre-strega proteggeva la sua covata dai lupi di fuori."

John Fante - La confraternita del vino
Einaudi (2004)

C'era una volta in America



Ire


Buon
Compleanno
Cara!

martedì 23 gennaio 2007

lunedì 22 gennaio 2007

Lost in Translation

Ho visto “Nick Mano fredda” .

Il film è piuttosto datato e non particolarmente interessante, è la storia di un uomo, che, condannato ai lavori forzati per aver decapitato un paio di parchimetri, passa la vita a prendersi un sacco di botte, a causa della sua enorme carenza di cognizione. Immagino tuttavia che il protagonista, ribelle e insofferente all’ autorità, abbia esercitato un certo appeal su molti, tanto che la locandina, molto bella, campeggia nel salotto di Monty Brogan (Edward Norton), dietro a quel favoloso divano,
ne “La 25° ora” di Spike Lee.

Ma non è questo il punto.

Il problema è che Nick quando è nato si chiamava Luke.
Insomma il titolo originale è “Cool Hand Luke”.


Perché Luke non andava bene?



Perché Woody Allen è stato costretto a vedersi cambiare il nome da Allan in Sam per poter storpiare il titolo del film di cui è protagonista in”Provaci ancora Sam”, probabile errata traduzione di "Play it again, Sam"?

Il Sam del titolo originale è Dooley Wilson, il pianista di “Casablanca” quello del Rick’s bar, e il titolo altro non è se non la famosa frase che Hunphrey Bogart gli rivolge:”Suonala ancora, Sam” ”Play it again, Sam”.


Quindi “Domicile Conjugal” di Truffaut diventa Non drammatizziamo…è solo questione di corna!” (punto esclamativo compreso!), “The Eternal sunshine of the spottless mind” si trasforma magicamente in”Se mi lasci ti cancello” e così via…

Dimenticavo, qua di seguito trovate la locandina del film che presta il titolo a questo post…

Buona Visione!

domenica 21 gennaio 2007

Tolintesàc



"Sapevo che l'amore era una cosa che ti succedeva quando eri pettinato bene, di cui parlavi con lo stesso tono che usavi in gelateria per chiedere un cono al cioccolato e che facevi baciando qualcuno in bocca, lentamente e con le labbra appena socchiuse.
Almeno, in televisione funzionava così."


Cristiano Cavina - Nel Paese di Tolintesàc
Marcos y Marcos (2005)

sabato 20 gennaio 2007

Sideways

" La verità è che amo pensare alla vita di un vino, il vino è un essere vivente. E amo immaginare l'anno in cui sono cresciute le uve di un vino, se c'era un bel sole, se pioveva, e amo immaginare le persone che hanno curato e vendemmiato quelle uve, e se è un vino d'annata penso a quante di loro sono morte. Mi piace che un vino continua ad evolversi, e che se apro una bottiglia oggi avrebbe un gusto diverso da quello che avrebbe se l'aprissi un altro giorno. Perchè una bottiglia di vino è un qualcosa che ha vita. Ed è in costante evoluzione e acquista complessità,finchè non raggiunge l'apice, come il tuo "Cheval Blanc".
E poi comincia il suo lento, inesorabile declino."

Sideways di Alexander Payne (2004)

venerdì 19 gennaio 2007

Il Posto delle Fragole

Isak è solo in una città che non conosce.
Gli orologi non hanno lancette.
Un uomo senza volto si affloscia a terra.
Un carro funebre sbatte contro un lampione.
La bara cade a terra.
Esce una mano.
Prende il suo braccio.
Lo tira a se.
Isak riconosce nel volto del morto il proprio volto.

Il Posto delle Fragole
Ingmar Bergman (1957)

giovedì 18 gennaio 2007

La ragazza dello Sputnik


"Da un lato provavo il desiderio di vedere cosa succedeva in cima alla montagna, dall'altro avevo il dubbio che fosse meglio evitare di spingersi fin lassù. Un'irresistibile curiosità si scontrava con un istintiva paura. Ma in ogni caso, non potevo non proseguire. Era come nei sogni, dove manca il principio che rende possibile scegliere. O forse è assente la scelta che dà vita a quel principio."


Murakami Haruki - La ragazza dello Sputnik
Einaudi (2001)

mercoledì 17 gennaio 2007

A Lei...

Con una rosa hai detto
vienimi a cercare
tutta la sera io resterò da sola
ed io per te
muoio per te
con una rosa sono venuto a te

bianca come le nuvole di lontano
come una notte amara passata invano
come la schiuma che sopra il mare spuma
bianca non è la rosa che porto a te

gialla come la febbre che mi consuma
come il liquore che strega le parole
come il veleno che stilla dal tuo seno
gialla non è la rosa che porto a te

sospirano le rose nell'aria spirano
petalo a petalo mostrano il color
ma il fiore che da solo cresce nel rovo
rosso non è l'amore
bianco non è il dolore
il fiore solo è il dono che porto a te

rosa come un romanzo di poca cosa
come la resa che affiora sopra al viso
come l'attesa che sulle labbra pesa
rosa non è la rosa che porto a te

come la porpora che infiamma il mattino
come la lama che scalda il tuo cuscino
come la spina che al cuore si avvicina
rossa così è la rosa che porto a te

lacrime di cristallo l'hanno bagnata
lacrime e vino versate nel cammino
goccia su goccia, perdute nella pioggia
goccia su goccia le hanno asciugato il cuor

portami allora portami il più bel fiore
quello che duri più dell'amor per sé
il fiore che da solo non specchia il rovo

perfetto dal dolore
perfetto dal suo cuore
perfetto dal dono che fa di sè


Ciao!

martedì 16 gennaio 2007

Il Declino dell'Impero Americano


"La sola certezza di cui possiamo fidare
è la capacità di agire dei nostri corpi.
Di conseguenza se amo, mi eccito,
se non mi eccito, non amo."


Il Declino dell' Impero Americano
Denys Arcand (1986)