Sul molo del paesino vicino alla loro bellissima villa, un giorno, Temistocle incontra Marco Maffei appena tornato dopo essersi nascosto in Svizzera dalla guerra. Tra i due si crea un rapporto di complicità da subito, Temistocle, godereccio istrionico e inaffidabile, vede in lui una fuga dalla solita vita al giogo della famiglia della moglie, dapprima lo ospita in casa, nella stanza del vescovo che dà appunto il titolo al film, e quindi intraprende con lui una piccola vacanza non priva di avventure galanti.
La storia prosegue coinvolgendo la bella cognata in una sorta di triangolo e varie gag del miglior Tognazzi "sporcaccione" ad un finale molto particolare ed inaspettato.
Dal romanzo di Piero Chiara un film a cui non pesano i quasi quarantanni, che gli amanti del cinema italiano ameranno e i fans di Ugo Tognazzi non possono non aver già visto. Da vedere.
Patrick Dewaere con Ugo Tognazzi |
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