sabato 18 gennaio 2014

American Hustle

New York 1974, Irving Rosenfeld (Christian Bale) è un truffatore del Bronx che si è creato una piccola fortuna a traverso alcune attività più o ....meno legali. Un giorno incontra la bellissima Sydney Prosser (Amy Adams) se ne innamora perdutamente, con lei sente di non doversi nascondere, e decide di rivelarle la sua anima nera truffaldina. Trova in lei una partner anche nel lavoro perfetta dotata della sua stessa natura. Iniziano un Business molto redditizio in cambio di 5000$ promettono a bisognosi a cui nessuno concede prestiti la cifra di cui hanno bisogno, che però non arriverà mai.
L'FBI li scopre e tramite l'agente Richie Di Maso (Bradley Cooper) li incastra e li costringe a collaborare. Personaggi fondamentali il piccolo amministratore del New Jersey Carmine Polito (Jeremy Renner) che "poco" colpevole ne farà le spese, e la moglie di Rosenfeld, Rosalyn (Jennifer Lawrence) che, apparente casalinga annoiata, sarà il crack della vicenda.

Il film è bello, anche se il fatto che potesse essere un capolavoro in mani diverse lo ridimensiona. E molto evidente che il regista, il pur bravo David O'Russell, abbia visto tutti i film di Martin Scorsese e in particolare Quei Bravi Ragazzi che ricorda in molti aspetti, dalla voce fuori campo all'ambientazione, la "doppia famiglia"del protagonista (Rosalyn in molti aspetti assomiglia all'amante del personaggio di Ray Liotta), al montaggio.
Gli Attori, Cooper è sempre forte ma fa sempre più o meno la stessa parte, Bale è molto bravo, camaleontico forse troppo e non credo che prendere e perdere tanti chili ad ogni film faccia così bene alla sua salute, la Lawrence è favolosa, bella, credibile e "diva per diritto di nascita". Tra questi leoni è Amy Adams è quella che più colpisce, sempre eccezionale nella sua misura, fine e compassata in ogni suo ruolo e in questo in particolare, a quarantanni, ma non si vede, età a cui le altre si eclissano, lei è sempre migliore.

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