martedì 3 luglio 2007

Tu, mio


Intanto la luminescenza era vicina a riva e tutti risalirono. Caia salì dall’acqua tenendo la mano di un ragazzo.Vedendomi si avvicinò per dirmi:”Non mi giudicare, sono una ragazza e questa è un’estate”, a bassa voce, chinandosi su di me. Certo che non giudico, Hàiele, sto dalla tua parte, io sono il tuo fondale, la finta scena disegnata alle tue spalle, sono il tuo peggior ballerino, il tuo custode. Di tutto quello che mi passava in testa in risposta alla sua frase, mi uscì soltanto:”Non prendere freddo,Hàiele”, che potesse sentire solo lei mentre le offrivo il mio asciugamano. E lei in rimando con un bisbiglio di tenerezza disse:”Tu, mio”, e se ne tornò verso il ragazzo stringendo l’asciugamano intorno alle spalle. Le mie erano un cilicio di spilli, in alto le stelle erano uno sciame di meduse e io dovevo avere la febbre per vederle così.
"Tu,Mio" Erri De Luca
Feltrinelli 1998

1 commento:

Marco ha detto...

Si si! Ci sto!
Anche per cena, assolutamente! Anche perchè si deve parlare per benino del viaggio o ci si ritrova all'ultimo senza un minimo di organizazione, come mi è successo l'anno passato...pessima cosa, te l'assicuro.
Ci sentiamo in settimana...un abbraccio!